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sabato 24 dicembre 2011

Auguri

Cari amici vicini e lontani... buone feste e l'augurio di un sereno 2012
Napoli, museo del Presepe

domenica 13 novembre 2011

I roditori dello Stato


Riordinando le mie carte dopo il trasloco ho trovato questo trafiletto.
“Quando, nel gabinetto Depretis (1877), lo statista piemontese Giuseppe Saracco fu nominato ministro dei Lavori pubblici, si accinse all’opera con il fermo proposito di realizzare ogni economia possibile.
Esaminando il bilancio del suo dicastero trovò iscritta fra le spese una rilevante somma per il mantenimento di parecchi gatti, che avrebbero dovuto salvaguardare il voluminoso carteggio di ufficio dall’azione corrosiva dei topi.
Il ministro Saracco, senza pensarci su, osservò: – O i gatti mangiano i topi, e allora è inutile mantenerli a spese dello Stato; o i gatti lasciano indisturbati i topi, e allora è inutile tenerli –. E, presa una matita azzurra, annullò la spesa stanziata in bilancio, che, dopo pochi anni, raggiunse il pareggio.
Se i nostri governanti, seguendo l’esempio dello statista Saracco, eliminassero, con la massima energia, tutti gli enti inutili e gli sprechi, che sono il formaggio degli innumerevoli roditori dello stato, entro pochi anni il terrificante disavanzo statale sarebbe eliminato, senza aumentare i tributi”.

POVERI GATTI !

martedì 27 settembre 2011

Perchè no?


"Una legge che me lo consenta - ammeso che esista - è difficile trovarla". Ma c'è una legge che me lo vieta?

lunedì 11 luglio 2011

Cambio vita

 Cammino lento e faticoso. Aspettatemi!                                    



   

lunedì 6 giugno 2011

Rinnovo contrassegno invalidi

Il giorno 11gennaio 2011 vi ho parlato della disavventura di un’amica che, in vacanza al mare con il fratello disabile, aveva dimenticato a casa il contrassegno di circolazione e sosta per invalidi. Il problema si era risolto grazie all’intervento dei vigili del suo Comune.
In questi giorni quel contrassegno deve essere rinnovato perché ha una validità di cinque anni, anche se vi è una invalidità permanente con assegno di accompagnamento.
Dall’informativa distribuita dalla Polizia Locale leggo che:
“… In caso di rinnovo basta presentare un certificato in originale rilasciato dal proprio medico curante…
Costi: GRATUITO.”
Finalmente qualcosa di gratuito! Ma c’è una sorpresa. Il “gratuito” si riferisce al solo contrassegno, perché quel certificato che “basta presentare” il medico curante lo fa pagare 50 euro!
Non capisco e non mi adeguo. Perché non basta presentare il Verbale della Commissione di invalidità, soprattutto se l’invalidità è permanente? Se al ritorno da un pellegrinaggio a Lourdes la situazione dovesse cambiare sono sicura che il miracolato sarebbe ben felice di diffondere la notizia.
A queste obiezioni gli organi preposti rispondono che la legge dice così!
Una ricerca e scopro che la Regione Lombardia (forse anche altre) per il rinnovo del contrassegno ha integrato con una direttiva la legge e accetta il verbale di invalidità rilasciato dalla ASL di competenza, esclusivamente con i codici 05,06,08,09, che sono quelli che attestano una invalidità permanente.
Scopro anche che alcuni Comuni hanno recepito la direttiva, altri no, altri non la conoscevano.
Il Comune interessato al caso ha accolto le mie obiezioni e oggi ho presentato la domanda di rinnovo allegando il verbale della Commissione di invalidità.

Passate parola!

sabato 21 maggio 2011

Gli scivoli per i disabili portano a nuove barriere

L’8.12.1988 il Giorno pubblicava, su mia segnalazione, un articolo sulle barriere per i disabili.
“Paderno. Muoversi in carrozzina più facile solo in teoria. Gli “scivoli” per i disabili portano a nuove barriere”. Trascrivo alcuni passi perché la pagina del giornale è… ingiallita e riprodurla diventa poco leggibile.

“Alcuni marciapiedi di Paderno sono dei veri e propri percorsi di guerra per coloro che sono costretti a muoversi sulla carrozzina. …Un rapido giro per le strade di Paderno e ciò che afferma la signora è dimostrato. Prima tappa Via Italia, angolo viale della Repubblica. Lo scivolo per il transito delle carrozzine c’è, solo che non si riesce a capire come potrebbe essere usato visto che sul lato destro di Via Italia il marciapiede è stretto e in più è interrotto dagli alberi. l giardino che si trova in fondo a Via La Marmora: anche qui gli scivoli ci sono e i marciapiedi in questo caso sono percorribili, ma all’inizio dei viali pedonali che conducono al centro del giardino ci sono transenne che impediscono l’ingresso con moto e bici. Così al tempo stesso vietano il passaggio anche delle carrozzine. …”

L’articolo era corredato da una foto di Via Italia/Repubblica. Questo mio post è corredato dalla foto dei giardini di Via Lamarmora …scattata qualche mese fa. Niente è cambiato!

lunedì 9 maggio 2011

Rinnovo assicurazione on line.

Nell’aprile dello scorso anno mi è stata fatta una multa perché esponevo sulla mia autovettura il contrassegno assicurativo scaduto. Ho pagato la contravvenzione e ho scritto questa lettera alla mia assicurazione.

“Faccio seguito alla telefonata del 9 aprile con un Vostro operatore.

Con riferimento alla polizza in oggetto, nella documentazione inviatami "Come rinnovare" leggo:
"La informiamo che le coperture della nuova polizza saranno valide dalle ore 24 del giorno di pagamento. L’assicurazione, comunque manterrà valide le garanzie della polizza scaduta per i 15 giorni successivi alla scadenza, a condizione che il pagamento non sia avvenuto oltre il quindicesimo giorno”.
La mia polizza scadeva il 1 aprile, il 30 marzo provvedevo al pagamento, il 2 aprile ho ricevuto via mail la quietanza di premio con l'avvertenza di conservare sul mio veicolo l'intero documento in attesa di ricevere gli originali: al ricevimento di tali documenti avrei dovuto sostituire il contrassegno scaduto con l'originale del nuovo contrassegno. Nessuna avvertenza che circolando con un contrassegno scaduto sarei potuto incorrere in una infrazione del codice della strada!
Il giorno 8 aprile trovo sulla mia auto, che si trovava in un parcheggio sotto casa, un preavviso di accertamento infrazione al codice della strada per violazione dell' art. 181/1 in quanto "esponevo il contrassegno assicurativo scaduto".

Al Comando della Polizia municipale mi è stato detto che la quietanza serve solo a dimostrare la copertura assicurativa onde evitare una ulteriore forte multa; per il contrassegno scaduto la multa è automatica, anche se l'autovettura è ferma in un parcheggio.

Ma questa eventualità non è prospettata nella vostra informativa!

Anche se la quietanza fosse stata visibile dall'esterno, comunque il codice parla di "contrassegno scaduto" quindi, qualunque altra esibizione, non mi avrebbe evitato la contravvenzione.

Sapendomi coperta dall'assicurazione fino a dopo 15 giorni dalla scadenza, potendo esibire la quietanza di pagamento, e considerato che Voi stessi mi ricordate di sostituire il contrassegno scaduto al ricevimento dell'originale, ritenevo di essere in regola. Ora la sorpresa!

Nell'invitare i clienti al rinnovo della polizza perché questo ... particolare non viene adeguatamente evidenziato? Sarebbe nostra cura, in sede di rinnovo, calcolare anche i tempi tecnici del ricevimento del nuovo contrassegno, considerato che non si può accedere direttamente ai Vostri uffici.”

Nel giro di pochi giorni sono stata contattata telefonicamente da un operatore dell’assicurazione e, dietro invio delle ricevute di pagamento, risarcita dell’importo della contravvenzione.
Ho saputo in seguito che ero incappata in un vigile troppo zelante: con le assicurazioni on line è consuetudine attendere 15 giorni dalla scadenza prima di elevare contravvenzione.

P.s.: nel documentarmi sul Codice civile ho scoperto che si prende una multa anche se il tagliando dell’assicurazione non è posizionato sul vetro anteriore dell’autovettura; ne vedo parecchi sui finestrini laterali posteriori.

sabato 23 aprile 2011

L'ARCOBALENO


Il Rosso disse al Blu,
“Amico, come è possibile
che tu non preghi gioiosamente come me?”

Il Blu disse, in risposta,
“O Rosso, sapresti dirmi perché
non preghi mai così appassionatamente come me?”

Al Verde disse il Giallo,
“Perché mai amico mio
quando preghi non ti inginocchi ed inchini mai?”

Il Verde disse al Giallo,
“E questo lo chiami pregare?
Non è il modo appropriato”.

Poi vennero l’Indaco e l’Arancio
con diversi modi di pregare
vecchi e nuovi.

Il povero Violetto impallidì
come spaventato.
Per tutti era un segreto in che modo pregasse.

“O colori”, disse allora Dio,
“Ciascuno di voi è mio, perché
senza la mia luce
non potreste brillare così.
Pregate come vi suggerisce il vostro colore
Non cessate mai di splendere.
Ho bisogno delle vostre differenze,
esse costruiscono il mio arcobaleno”.

Jill Slee Blackadder



Buona Pasqua a tutti

venerdì 8 aprile 2011

Onorevole sarà lei!

Il 23.4.1992 scrivevo al Giornale:
“Caro Direttore, l’elezione a deputato di Vittorio Sgarbi e le sue ultime esternazioni invitano a sottoscrivere la proposta del signor Ulisse Razzetto di Livorno: Basta con gli “on.”.
Ricordo che i deputati radicali Bonino, Pannella, Faccio e Mellini avanzarono analoga richiesta in una seduta parlamentare del luglio 1978. Risultato della votazione: “Presenti e votanti: 383, maggioranza 192. Voti favorevoli 60; contrari 323. La Camera respinge”.
Qualcuno ci vuol riprovare?”

Ci ha riprovato la Lega. Dal Giornale del 18.6.92:
“La Lega Nord ha presentato alla Camera dei deputati una proposta di legge per l’abolizione del titolo di onorevole. Proposta presentata dall’on. Irene Pivetti e sottoscritta anche da Umberto Bossi. La proposta di legge è composta di un unico articolo che specifica: “E’ soppresso l’uso dell’appellativo di “onorevole” riferito ai deputati, ai senatori e ai consiglieri regionali, anche cessati dalla carica.”Il comunicato della Lega Nord precisa che la proposta è conseguente “alla luce del vasto coinvolgimento di personalità politiche nella vicenda di corruzione e tangenti milanesi, culminata nella richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di diversi parlamentari”.

Alberto Bertuzzi affermava che esiste la “Camera dei deputati” non la “Camera degli onorevoli”. Non riesco ad immaginare come la definirebbe oggi….

mercoledì 30 marzo 2011

La tariffa bioraria

Scusate l’assenza: sono stata impegnata in un trasloco. Riprendo commentando questa "lettera al Corriere della Sera del 7 gennaio 2011".
“Arriva la bolletta elettrica bioraria. Dicono che risparmieremo; bene, ci crediamo. Certo che sarebbe bello riuscire a capirlo da soli leggendo la bolletta. Ci ho provato parecchie volte ma ho sempre dovuto rinunciare sconsolato. C’è qualcuno che ci è riuscito?”(lettera firmata)

Anch’io ci ho provato, e sono riuscita a capire… che non risparmieremo, ma pagheremo di più.
E’ vero che la tariffa serale e festiva è ridotta, ma nelle altre ore è aumentata. E poiché è nelle ore diurne che si verifica il maggior consumo di energia elettrica, (impianto di riscaldamento, condizionatore, elettrodomestici vari) non vedo il risparmio. Concentrare l’utilizzo di alcuni elettrodomestici nelle ore serali si rischia di far saltare il contatore, e di sicuro anche i nervi e il sonno dei vicini.

giovedì 24 febbraio 2011

Manutenzione impianto termico di riscaldamento

Come tutti affido la manutenzione del mio impianto di riscaldamento ad una ditta autorizzata che mi rilascia regolare “Rapporto di controllo tecnico”, soprattutto per quanto riguarda il controllo fumi e il rendimento di combustione, certificando che “ai fini della sicurezza l’impianto può funzionare”.
E invece no!
Il controllo di un tecnico sul mio libretto di impianto ha rilevato che alcuni valori scritti sul “Rapporto di controllo tecnico” non rientravano nella norma; quindi il mio impianto ai fini della sicurezza NON poteva funzionare.
Per la ditta di manutenzione avrei dovuto essere io a capire che i valori rilevati erano fuori norma; per l’Ufficio Tecnico del mio Comune non è di sua competenza segnalare questo problema ai cittadini sui tanti opuscoli sul “Controllo e manutenzione degli impianti” che si distribuiscono, in quanto il mio “è un caso isolato”.
Non capisco e non mi adeguo; cosa dovrebbe fare il cittadino? Chiedere la consulenza di un altro tecnico affinchè controlli la validità dei dati trascritti dal manutentore?
Io me ne sono accorta, ma quante disgrazie succedono e… poi si cercano i responsabili?

giovedì 10 febbraio 2011

In ricordo di Alberto Bertuzzi

 "Un uomo è la sua vita. E la vita di un uomo resta impressa nella memoria di chi lo ha conosciuto". Sono le parole scritte dal giornalista Giorgio Medail presentando il libro "60 ritratti di Alberto Bertuzzi", a un anno dalla sua morte (10 febbraio 1988). Sessanta ritratti scritti da giornalisti, personaggi pubblici e politici vari.Tutti ne hanno scritto con parole di ammirazione e con l'auspicio che: "Con qualche Bertuzzi in più, le cose da noi, almeno in alcuni settori, andrebbero meglio" (Maurizio Costanzo). E ancora: "Che accadrebbe, cari lettori, se ne imitassimo l'esempio?" (Indro Montanelli). Piero Angela concludeva: "Lui ha fatto la sua parte. A noi tocca fare la nostra".

Alberto Bertuzzi ci ha lasciati tanti anni fa ed è stato dimenticato, soprattutto dai tanti giornalisti e personaggi pubblici che avevano dato risalto alle sue battaglie civiche. Bertuzzi riceveva migliaia di lettere da cittadini che sollecitavano il suo intervento per la risoluzione di problemi. Nel mio profilo mi definisco "sua discepola".  Ho aperto questo blog - che porta il suo nome - come una testimonianza di riconoscenza.

Vorrei non essere la sola!
 

domenica 6 febbraio 2011

Le scuole a Cassina Nuova



Dopo tre giorni le classi di Via Madonna sono state riunite in via Como.
Il 30 settembre è indetta un’assemblea pubblica. Nei volantini fatti predisporre dal Partito Comunista si legge: “L’edificio di Via Madonna non ospiterà nel corso del corrente anno le consuete attività scolastiche. I comunisti da tempo hanno pensato ad un diverso uso di questi locali quando in essi si fosse esaurita l’attività scolastica. La nostra proposta è di collocare in questo edificio il Distretto Sanitario”. Ma questa è un’altra storia. Ne riparleremo.



lunedì 24 gennaio 2011

Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo

In questi giorni di grandi dubbi ho trovato tra le mie carte queste parole di Madre Teresa di Calcutta.

"Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe, i capelli diventano bianchi, i giorni si trasformano in anni. Però ciò che è importante non cambia, la tua forza e la tua convinzione non hanno età. Dietro ogni successo c'è un'altra delusione, dietro ogni linea di arrivo c'è un'altra linea di partenza. Fino a quando sei viva, sentiti viva. Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo. Non vivere di foto ingiallite, insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni. Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c'è in te. Fai in modo che invece che compassione ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni non potrai più correre, cammina veloce.
Quando non potrai più camminare veloce, cammina.
Quando non potrai più camminare, usa il bastone.
Però non trattenerti mai."

Mi mancava ciò che facevo e per questo ho aperto il mio blog.

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domenica 9 gennaio 2011

La certificazione medica dei lavoratori in malattia

Durante le festività natalizie molti netturbini di Napoli si sono ammalati.
Alberto Bertuzzi nel suo libro “La Costituzione comoda” – anno 1981 – a pagina 104 così scriveva:

Quale imprenditore, ovviamente esperto di questo problema, debbo tuttavia osservare che in pratica si lamentano gravi carenze nel comportamento dei medici convenzionati all’INAM e nei corrispondenti controlli medici degli ammalati sospetti di assenteismo abusivo.
Carenze che iniziano con una certificazione medica di malattia incompleta e nella quale per esempio non si precisa se l’ammalato abbia o meno facoltà di uscire dalla propria abitazione per cure specialistiche, né, quando questa facoltà sia concessa, viene indicato l’orario per l’uscita.
Alcuni medici, poi, nella quasi totalità delle loro certificazioni, concedono la libera uscita all’ammalato.
Questo ed altro ho potuto accertare in un’indagine svolta nella mia società sulle certificazioni mediche di un intero quinquennio.
E come mi sono regolato? Molto semplicemente ho segnalato alla Magistratura penale tutti i casi di sospetta connivenza del medico con il lavoratore assenteista. E con quale risultato? Che nell’azienda l’assenteismo è sceso a percentuali fisiologiche: al di sotto dell’1% per gli operatori d’ufficio e del 3% per gli operai d’officina.
Il garantismo deve assicurare la dignità e la libertà dell’uomo, non la licenza per comportamenti disdicevoli, anzi, disonesti.”

martedì 4 gennaio 2011

Occhiali o equiparati

Il 18 dicembre 1996 entrava in vigore il nuovo codice della strada. Alla voce "Patente" si legge: I miopi potranno essere esaminati anche con indosso le lenti a contatto".

sabato 1 gennaio 2011

Il Governo è deluso del popolo...


Bertolt Brecht, in una sua commedia, così scriveva: “Il Governo è deluso del popolo, se il popolo non fa il suo dovere il Governo ne eleggerà un altro”. 
Queste parole mi ritornano alla mente ogni volta che ascolto il messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica. E anche quando gli amministratori pubblici, sempre in quella occasione, formulano i loro migliori auguri e ci rassicurano della loro buona volontà nel cercare di risolvere i problemi che ci assillano.
E i cittadini stanno ad ascoltare! E vorrebbero inviare anche loro tanti messaggi. Gli amministratori spesso lamentano la scarsa partecipazione alla “cosa pubblica” e sollecitano maggiore presenza e interesse.
Vogliamo iniziare il nuovo anno con una proposta. Vi invito a segnalare iniziative e/o proposte giunte a buon fine per verificare se: “…L’esperienza ha poi dimostrato che le autorità stimolate, quando siano rappresentate da persone oneste, disponibili e attive, non soltanto rispondono sollecitamente alle istanze, ma addirittura dimostrano di gradire le segnalazioni e le richieste di intervento, soprattutto se accompagnate da una documentazione obiettiva ed esauriente” (A. Bertuzzi – Scusate Signori del Palazzo).
A noi l’esperienza purtroppo insegna che spesso le autorità sono stimolate dalle scadenze elettorali e il cittadino è sempre più scoraggiato dall’intraprendere azioni civiche perché “… tanto è sempre una questione politica… se non sei di qualche partito…”.
Vorremmo poter essere smentiti. Chiediamo a chi ci amministra cosa deve fare il cittadino che vuole sensibilizzare l’amministrazione pubblica su qualche problema o disfunzione.
Facciamo anche noi un bilancio di fine anno e inviamo un messaggio.