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mercoledì 15 febbraio 2012

C'era una volta la tassa sui cani

 Dopo l’ennesimo ricordino… portafortuna trovato davanti al mio cancello ho fatto un giro nel mio archivio e su internet per capire cosa dice la legge a tutela del cittadino. Questa è un’ordinanza del Comune di Bologna.

Se ho capito bene, si prende la multa se non si rimuovono le deiezioni, ma non succede niente se non si ha con sé paletta e sacchetto. Considerato che la sanzione può essere comminata solo in flagranza di reato, quanti la fanno franca?
Proseguo la ricerca e scopro che alcuni Comuni hanno emesso ordinanze che prevedono appunto l’obbligo per i padroni di cani di uscire con gli strumenti necessari per rimuovere le deiezioni dei propri animali. E se si viene trovati senza scatta automaticamente la multa. (Milano, Civitavecchia, Latina, Savona, Ancona…)
Ma… sorpresa:
“Era stato multato di 200.000 lire dai vigili perché non aveva con sé la paletta per raccogliere gli escrementi del proprio cane, ma il giudice di pace ha annullato la sanzione perché il Comune non è stato in grado di dimostrare la sua "colpevolezza". Questa la sentenza emessa nei giorni scorsi dal dottor …, che ha accolto l’opposizione di un cittadino, contravvenzionato in base all’ordinanza emessa dall’allora sindaco … nel maggio del ’96 e tuttora in vigore. Essa prevede appunto l’obbligo per i padroni di cani di uscire con gli strumenti necessari per rimuovere le deiezioni dei propri animali. E se si viene trovati senza scatta automaticamente la multa. Ma questo principio, secondo il giudice di pace, è illegittimo. Questo perché la legge non contempla l’ipotesi di colpa presunta.
... Naturalmente il giudice non propugna l’impunità di chi permette ai propri cani di sporcare le strade, ma con il suo giudizio invita implicitamente l’amministrazione a rivedere un’ordinanza lacunosa. Oltre alla flagranza dell’infrazione (cioè il cane sorpreso dai vigili a fare i suoi bisogni senza che il padrone intervenga per rimuoverli), per rendere efficiente ed equo il provvedimento del Comune, a suo parere dovrebbero essere aggiunti almeno due casi attualmente non previsti. Anzitutto la possibilità per il cittadino di dimostrare di aver usato e gettato negli appositi contenitori gli strumenti per la raccolta degli escrementi, proprio come aveva fatto il ricorrente. Inoltre il giudice suggerisce che l’ordinanza imponga di essere in possesso di una congrua quantità di attrezzatura in modo che abbia con sé sempre una busta di riserva. In assenza di queste modifiche, e a meno che non ci sia la flagranza, il giudice ritiene che il cittadino non sia punibile, proprio perché la sua responsabilità non è dimostrabile”.

Ma come fa il cittadino a dimostrare di aver usato e gettato negli appositi contenitori gli strumenti per la raccolta di escrementi? Dovrebbe essere nelle immediate vicinanze del contenitore, e come può dimostrare che li ha gettati lui e non altri? E se non si trovasse nelle immediate vicinanze, si faranno una passeggiata per andarlo a cercare?

Leggo:
 - Chi maltratta un cane pagherà i danni morali; la Cassazione riconosce anche il dolore del padrone
 - Gli animali dei milanesi saranno i primi ad avere una tessera sanitaria “… per la tutela della salute dei nostri piccoli amici…”
 - Via libera del giudice: il cane in ospedale dalla padrona ricoverata.
 - Includere i cani di proprietà nello stato di famiglia.
 - Eliminare il divieto di ingresso a persone con cani nei locali pubblici.

Mi domando:
I cani pagano le spese condominiali?
Una volta si pagava al Comune la “tassa sul cane”, perché non ripristinarla?

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