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lunedì 20 settembre 2010

DIARIO

Mi è capitato di rileggere queste parole tratte da “Il diario di Jane Sommers” di Doris Lessing.

“… O io sono pazza, oppure lo è la società in cui viviamo…. E’ semplicemente una cosa che ho deciso di fare. E l’ho fatta. Quindi va bene. Le cose cui si tiene molto non sono mai assurde, se non altro per chi le fa.” E ancora: “Se avessi avuto il tempo di tenere questo diario con una certa costanza, ora sembrerebbe il cantiere di un edificio in costruzione, frammenti di questo e di quello ammucchiati, sparsi, disordine e cose varie, nessuna più importante dell’altra.
Così deve essere un diario, i frammenti degli avvenimenti, messi insieme disordinatamente. Ma ora, a distanza di un anno, comincio a capire quali cose sono state importanti e quali no.”
E ho pensato a questo Diario, a come riordinare il mio cantiere dalle tante cose accumulate, quali esperienze condividere. Ho deciso che per ora navigo a vista.