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domenica 13 novembre 2011

I roditori dello Stato


Riordinando le mie carte dopo il trasloco ho trovato questo trafiletto.
“Quando, nel gabinetto Depretis (1877), lo statista piemontese Giuseppe Saracco fu nominato ministro dei Lavori pubblici, si accinse all’opera con il fermo proposito di realizzare ogni economia possibile.
Esaminando il bilancio del suo dicastero trovò iscritta fra le spese una rilevante somma per il mantenimento di parecchi gatti, che avrebbero dovuto salvaguardare il voluminoso carteggio di ufficio dall’azione corrosiva dei topi.
Il ministro Saracco, senza pensarci su, osservò: – O i gatti mangiano i topi, e allora è inutile mantenerli a spese dello Stato; o i gatti lasciano indisturbati i topi, e allora è inutile tenerli –. E, presa una matita azzurra, annullò la spesa stanziata in bilancio, che, dopo pochi anni, raggiunse il pareggio.
Se i nostri governanti, seguendo l’esempio dello statista Saracco, eliminassero, con la massima energia, tutti gli enti inutili e gli sprechi, che sono il formaggio degli innumerevoli roditori dello stato, entro pochi anni il terrificante disavanzo statale sarebbe eliminato, senza aumentare i tributi”.

POVERI GATTI !