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lunedì 8 novembre 2010

Contrassegno invalidi

Dimentichi a casa il contrassegno invalidi e sei in vacanza? Torna a casa a prenderlo.

Il 20 Settembre 2008 mi trovavo in Liguria per una breve vacanza con una cara amica, Franca, sua madre ultra novantenne e il fratello Alessandro, disabile grave in carrozzina. Il viaggio lo abbiamo fatto con l’auto di un altro suo fratello che è subito ripartito in treno.
Dopo poche ore Franca si rende conto di aver lasciato il contrassegno invalidi a casa, sull’auto che lei usa abitualmente con Alessandro. Mi rivolgo ai Vigili di …X…sperando di poter ottenere un permesso provvisorio, ma il problema sembra irrisolvibile: “Se lo faccia mandare da casa con raccomandata” Ma a casa non c’è nessuno, e si tratta di pochi giorni!
All’Ufficio URP illustriamo il caso; Luca, - persona disponibile e gentilissima – lo sottopone telefonicamente al Comandante dei Vigili, il quale invita a farsi mandare via fax copia del contrassegno che un familiare potrà autocertificare. Non è possibile, ripeto che a casa non c’è nessuno.
Su mio invito Luca contatta telefonicamente il Comando dei Vigili del nostro Comune di provenienza (Y), che conferma l’emissione del contrassegno; non ne possiedono copia, ma ne comunicano i dati. Luca riferisce, ma in Comandante è irremovibile. Insisto chiedendo perché, essendo ora in possesso dei riferimenti del contrassegno non ce ne possono fare loro una copia provvisoria da autocertificare. Non è possibile: “Se prenderà la multa potrà inoltrare ricorso” (sic!) Chiedo allora di parlare con l’Assessore alla Polizia municipale che, molto gentile, comprende il problema che ritiene risolvibile, ma i dati trasmessi da Y dovrebbero essere inviati su carta intestata, con quello e una sua autorizzazione si risolve il problema. Ritorno da Luca che richiama Y, ma per una risposta scritta ci vuole una richiesta scritta dell’interessato. La richiesta viene inoltrata, ma dovrò ripassare l’indomani perché è mezzogiorno: pausa pranzo per Y e pomeriggio di riposo per X. E l’indomani trovo la certificazione dei dati dai vigili di Y, con la loro autorizzazione a circolare con quel titolo. E i vigili di X cosa diranno? No, se vedono quella lettera sul parabrezza faranno lo stesso la contravvenzione. Ma insomma, cosa deve fare un invalido che dimentica a casa il contrassegno? Risposta: “Va a casa a prenderlo” I toni si alzano e chiedo di parlare con il Comandante che… non c’è. Ma spunta da un ufficio l’assessore, che deve aver sentito la vivace discussione, chiedendomi se l’URP avesse copia delle carte ricevute: in quel caso posso andare tranquilla che ci penserà lui. Ribadisco che se ieri la telefonata ai Vigili di Y l’avesse fatta il Comandante, avrebbe avuto subito la conferma senza bisogno di fax, e rilasciare così l’autorizzazione provvisoria, possibilità sempre esclusa dai vigili e, a loro dire, anche dal Codice della Strada. Riferisco l’infelice frase del vigile; non sa più cosa rispondere: alza gli occhi al cielo e ripete che purtroppo le persone agiscono in vari modi, ecc. Replico che del discutibile comportamento del personale ne risponde il responsabile dell’ufficio, che deve controllare e prendere i relativi provvedimenti. Luca mi protocolla il fax e finalmente posso andare.
Tornati a casa abbiamo inviato una lettera di ringraziamento ai Vigili di Y.

P.S.: voi cosa avreste fatto? Vi chiedo di sottoporre il quesito ai Vigili che conoscete.