Più
che una denuncia è preferibile presentare un esposto denuncia, senza precisare
un reato determinato ma stando alla generica formulazione di una ipotesi di
reato. Salvo il caso nel quale i fatti possano chiaramente configurare un reato
a termini di quel codice penale che converrà sempre consultare valendosi
soprattutto dell’indice analitico alfabetico per materia, ove sarà più facile
verificare il reato corrispondente per ogni singolo caso, come ad esempio il
fumo, il rumore, le omissioni in atti di ufficio, ecc…
La denuncia o l’esposto denuncia che
sia, non va compilata su carta bollata ma su carta semplice e va indirizzata e
presentata al pretore competente per territorio o, nel caso di sede della
procura della repubblica, a quest’ultima. Sarà quindi il procuratore della
repubblica ad assegnare l’eventuale indagine istruttoria al magistrato
competente.
Purtroppo però molti cittadini temono
le reazioni del denunciato specie se si tratta di personaggio notoriamente
potente, aggressivo e vendicativo. Ed inoltre paventano conseguenze
imprevedibili e spese.
Nulla
di tutto ciò, perché se i reati denunciati o i fatti segnalati corrispondono
alla verità, sarà l’indiziato, anche se potentissimo, a temere il rigore della
legge e ben si guarderà dal formulare anche velate minacce al cittadino che
potrebbe segnalarla alla magistratura aggravando così le imputazioni.
Chi voglia difendere la cosa pubblica
dalle arroganze, disonestà o semplici disattenzioni del cosiddetto potere, non
ha che da applicare quanto sopra illustrato. Ed allora avrà il diritto di
riconoscersi cittadino.
Chi non sentirà questo diritto-dovere
non dovrà lamentarsi delle vessazioni e delle ingiustizie né della disonestà
degli uomini politici. Perché non sarà servito ma vessato da chi, con la
propria vigliaccheria civica, ha finito per meritare.
(Alberto
Bertuzzi – Scusate signori del palazzo)
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